Pablo Trincia

Autore televisivo e giornalista

Nato a Lipsia nell'allora Germania Est da padre italiano e da madre persiana, si trasferisce con la famiglia a Milano. Viene chiamato Pablo in onore del poeta Pablo Neruda. Dopo il diploma, a 22 anni, si trasferisce a Londra dove si laurea in lingue e letterature africane alla School of Oriental and African Studies. Nel 2003 torna a Milano, collaborando con PeaceReporter, sito d'informazione per il quale scrive notizie sull'Africa. Nel 2005 intraprende la carriera di giornalista freelance collaborando con diverse testate fra cui: La Stampa, il Venerdì di RepubblicaIo DonnaPanoramal'EspressoBerliner KurierVanity FairDie Welt e The Independent, trattando prevalentemente di America latina, Asia e Africa.

Dal 2009 diventa inviato del programma di Italia 1 Le Iene, esordendo con un servizio sull'arresto di un narcotrafficante.

Il 5 agosto 2014 lascia Mediaset per collaborare con le trasmissioni Servizio pubblico e Announo su La 7. Terminata l'esperienza, da settembre 2015 collabora con la casa di produzione Magnolia alla realizzazione di nuovi format, e col giornale online Fanpage.it per la webserie Toxicity[1], che si presenta come un'inchiesta sulle droghe più diffuse, sulla tossicodipendenza e sul disagio sociale associato.

Dal 17 luglio 2016, conduce sul canale Nove, LUPI - Limited Access Area una trasmissione che presenta reportage di vari giornalisti, poi, dal 23 novembre 2016 su Rai 2 la trasmissione Mai più bullismo, in quattro puntate di seconda serata.

Da gennaio 2017 co-conduce con Valentina Petrini il programma Cacciatori sul canale Nove, contemporaneamente torna tra gli inviati della trasmissione Le Iene.

Da ottobre 2017 è co-autore insieme a Alessia Rafanelli di Veleno, un'audio-inchiesta a puntate in podcast sul sito de La Repubblica, che racconta il caso dei diavoli della Bassa modenese, un fatto di cronaca accaduto tra il 1997 e il 1998